7.17.2005

PIETRE RACCOLTE

Sono pietre che raccolgo in determinati momenti che ho voglia di restare da solo e vado a prenderle in un posto particolare.
Ne raccolgo qualcuna che mi piace (non se ne trovano molte) e poi le osservo. Sono li... poi il giorno che sono ispirato le lavoro. Questa è l'uomo della montagna.

Fa parte di una serie di opere create nel 2000 dopo un viaggio in Marmolada, Alpi Venete. Volevo rappresentare la sensazione che ho avuto camminando in mezzo a queste vette e rifugi.

La sensazione di elevazione, di toccare il mondo con un dito. Il silenzio mi ha colpito, una cosa che non si può più avere in città (bisognerebbe fare una campagna contro l'inquinamento acustico, motorini, urla, eccessi di suoni che, non so come dire ... ti fanno perdere la dimensione umana), sembra quasi di rinascere, inspiegabile ...

Con quest' opera assieme con altre quindici ho fatto una installazione all'Arte Fiera di Vicenza nel 2004 sul tema del "Fuoco" invitato dall'Associazione Culturale Arte da mangiare di Milano. Il titolo dell'installazione era "Elemento".

Era un'unica opera di quindici sculture innestate ognuna su un'asta metallica di tre millimetri di diametro alte un metro e cinquanta all'interno di un infinito costruito con vetro macinato. Sembravano reperti archeologici, resti di civiltà antiche all'interno dell'infinito.


Queste opere la cui creazione è cominciata introno agli anni 1998 - 2000 le ho esposte anche in Germania e in giro per l'Italia con altre installazioni.

Riportando la frase di un noto artista: "Il segreto del successo è il coraggio di continuare" incontro nella mia vita tanti artisti, quasi quotidianamente. Una volta nel mio atelier ne sono arrivati quaranta in un mese. Spesso incontro molta voglia di creare ma sfiducia nel proporsi o nel vivere con la propria arte.

Credo che la vita sia molto semplice e a volte la complichiamo. Spesso le risposte ai nostri perché o le soluzioni le ignoriamo ma stanno li dietro l'angolo, basterebbe solo vederle e raccoglierle.

Forse potremmo vivere meglio. Un consiglio che do ai giovani è che di arte si può vivere, non è poi così difficile.