3.18.2015

Mostra ‘Carpaccio, Vittore e Benedetto da Venezia all’Istria’ a Conegliano -TREVISO - ITALY- fino al 28 Giugno 2015



Raccontare un viaggio attraverso le immagini è una cosa che, anche inconsapevolmente, facciamo tutti. Ma l’itinerario che Giandomenico Romanelli ha voluto raccontare attraverso i dipinti, non è solo un viaggio fisico. È un cammino storico, culturale e religioso segnato da inquietudini e piccole rivoluzioni economiche e sociali che hanno caratterizzato l’ultimo periodo della vita di Vittore Carpaccio. Con la mostra “Carpaccio, Vittore e Benedetto da Venezia all’Istria”, aperta a palazzo Sarcinelli di Conegliano, promossa da Civita Tre Venezie, Romanelli (che ne è il curatore) ha voluto indagare su un periodo del pittore veneziano considerato discendente. «Ma ci sono degli elementi singolari che mi hanno spinto ad indagare» dice Romanelli che è rimasto colpito dall’inquietudine che traspare nelle opere prodotte da Vittore Carpaccio in dodici anni di vita a cavallo tra XV e XVI secolo. «Anni che per la Repubblica di Venezia sono stati tormentati anche da eventi bellici – spiega il curatore – eventi sociali che hanno messo in crisi anche dal punto di vista religioso». Un periodo nel quale in Vittore si denota una svolta che Romanelli ha cercato di raccontare nella mostra. Il viaggio fisico di Vittore Carpaccio è quello da Venezia all’Istria ed è, insieme, un viaggio reale e un viaggio introspettivo. Il linguaggio pittorico di Vittore conobbe un’evoluzione importante. L’apparizione sulla scena artistica di una nuova generazione di geni (Giorgione, Tiziano, Pordenone) mette anche Carpaccio di fronte a un bivio: rinnovarsi o votarsi all’emarginazione. Vittore ha il coraggio di mettersi in crisi, di affrontare la stagione autunnale della sua carriera partendo da una revisione critica serrata del suo linguaggio. I risultati sono sorprendenti e saranno sotto gli occhi del pubblico che visiterà la mostra di palazzo Sarcinelli. Le ultime due sale sono dedicate a Benedetto, figlio di Vittore. Certo meno dotato del padre, Benedetto possiede però il gusto della narrazione e del linguaggio popolari che mette in mostra accentuando con colori brillanti e compatti le sue tele, dando anche ascolto e spazio a nuove devozioni. Sono ventuno le opere in mostra (15 di Vittore e 6 di Benedetto) accompagnate da disegni, scritti e cartografie di autori vari. La mostra resterà aperta fino al 28 giugno 2015.
articolo di Elisa Giraud per www.gazzettino.it



Palazzo Sarcinelli Via XX Settembre 132
31015 Conegliano (Treviso)
Dal 7 marzo al 28 giugno 2015
Apertura
martedì, mercoledì e giovedì 9.00 – 18.00
venerdì 9.00 – 21.00
sabato e domenica 9.00 – 19.00
chiuso il lunedì






ARTWORK OF FRANCO CORROCHER
TITOLO : DUALITA'
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